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Obesità legata a polveri inalate durante il lavoro

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La sinusite frontale è l'infiammazione dei seni frontali. Acuta, subacuta o cronica, la sinusite frontale può essere dovuta a diversi cause; tra queste, le più comuni sono i polipi nasali, la deviazione del setto nasale, le infezioni delle vie aeree superiori e le allergie a pollini, polveri irritanti o pelo d'animale. I sintomi più caratteristici della sinusite frontale sono: dolore e senso di indolenzimento attorno agli occhi e alla base della fronte, congestione nasale, ridotto senso dell'olfatto e del gusto, scariche di muco denso dal naso e mal di gola Per la diagnosi di sinusite frontale, sono in genere sufficienti la raccolta dei sintomi, l'esame obiettivo e l'anamnesi; tuttavia, in alcuni circostanze, può capitare che servano esami diagnostici più approfonditi. Polveri irritanti : possono essere prodotte nella manipolazione di materiali quali: farine/granaglie; sostanze bituminose; tabacco; zucchero; carta; alimenti essiccati; cemento; segatura; grani

Idroterapia in paziente in coma

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Per recuperare velocemente i movimenti fisiologici,l'acqua è il veicolo migliore. Spezza la spasticità e stimola la coordinazione motoria. Idroterapia nei centri per il risveglio con imbragature che posizionano in acqua il paziente,con copertura della peg, e pannoloni speciali che impediscono defecazione e urine incontrollate in acqua.

Disgrafia e dislessia con trattamenti di terapia cranio sacrale

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Si procede con il trattamento delle lesioni craniali,le correzioni si testano ,con un disegno grafico,prima del trattamento e dopo un ora circa. Si eseguono sedute settimanali di terapia cranio sacrale fino a miglioramento.

Correzioni oculari in paziente post coma

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Con la terapia cranio sacrale,correggendo le ossa dell'orbita ,il palato,lo sfenoide ,lo zigomatico,i mascellari si procede a trattare le deviazioni post traumatiche oculari

Moxa post tracheotomia

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Come si parla con la tracheostomia? I pazienti che non hanno insufficienza respiratoria grave e non hanno quindi bisogno di ventilazione assistita continua possono riprendere a parlare in maniera graduale e controllata. La fonazione, nel paziente stomizzato, non avviene attraverso i classici canali: normalmente, l’aria inspirata dal naso o dalla bocca sollecita la laringe e permette la vocalizzazione. Con la tracheostomia, l’aria non viene più aspirata dalle vie aeree alte e la laringe resta quindi perennemente ferma. Bisogna scollare le aderenze e far cicatrizzare bene i tessuti per favorire i movimenti dell'osso ioide ,della lingua. Si può procedere con l'utilizzo del sigaro di Moxa ,con trattamenti giornalieri,uniti allo scollamento manuale delle eventuali aderenze Si possono stimolare nel fumatore aree del cervello con aumatismi riflessi,mettendo in bocca la sigaretta, il paziente in coma vigile alza la mano e prende la sigaretta come per fumare.Questo non funz